ROSMARINO (Rosmarinus Officinalis)

rosmarino rosmarinus officinalis

Pianta sempreverde, spontanea nell’area mediterranea, spesso parte della macchia, arbustiva, eretta o ricadente, radici profonde e ancoranti, fusti legnosi.

Le foglie sono lunghe e strette, persistenti e coriacee, ricche di ghiandole oleifere.

I fiori sessili (attaccati direttamente al ramo) dall’azzurro scuro al bianco a secondo della varietà, appaiono in primavera fino all’autunno inoltrato e nelle posizioni più riparate, quasi tutto l’anno.

L’impollinazione è entomofila e l’ape domestica lo apprezza molto.

CLIMA E TERRENO

Esposizione in pieno sole e, nelle zone più fredde, in posizioni ben riparate dai venti freddi. Il terreno deve essere sciolto, leggero e drenante.

COLTIVAZIONE

Il rosmarino si incontra volentieri lungo i viali e non manca mai in qualche angolo riparato dei giardini per i suoi usi culinari.

Si può coltivare anche in vaso avendo cura di porre argilla espansa o ghiaia sul fondo per un drenaggio ottimale, rinvasando ogni due o tre anni e usando un terriccio universale mescolato con sabbia.

Si concima mensilmente con piccole dosi di un fertilizzante liquido nell’acqua di innaffiatura oppure con fertilizzanti solidi a lente cessione.

Da tenere presente che la fase di riposo è estiva quando l’estate è al culmine.

PROPAGAZIONE

La moltiplicazione del Rosmarino avviene di solito per talea apicale dei nuovi getti in primavera prelevate dai germogli basali e dalle piante più vigorose.

Vanno piantate per circa due terzi della lunghezza in un miscuglio di torba e sabbia.

Si può anche praticare la divisione della pianta a primavera.

Eventuale semina si farà a ad Aprile/Maggio e il trapianto in autunno o nella primavera successiva.

MALATIE E CURA

Pianta rustica e resistente alle malattie, è praticamente indenne da attacchi parassitari o da funghi

USI PIU’ FREQUENTI

Oltre a l’utilizzo diretto delle foglie in cucina per insaporire arrosti, stufati, pizze e minestre, si può citare il vino al rosmarino.

Si fa macerare per una settimana 40 grammi di foglie fresche in un litro di vino rosso aggiungendo a volontà la scorza di limone non trattato.

USO TERAPEUTICO

Conosciuto sin dall’antichità, il Rosmarino è di straordinaria efficacia terapeutica.

Ricca di oli essenziali, di flavonoidi e di derivati terpenici, esercita un’azione stimolante e fortificante sull’organismo.

E’ antispasmodico e antidolorifico.

E’ antisettico, antiparassitario e antibatterico e inoltre, è un ottimo antinfiammatorio.

Se ne fanno degli infusi e delle tinture.

Si usa nell’acqua del bagno, per i massaggi, sulle piaghe, per irrigazioni vaginali, per gargarismi e sciacqui orali e tante altre cose ancora.